Discussione:
coltivare il luppolo per professione
(troppo vecchio per rispondere)
scustumatu
2010-07-09 07:13:55 UTC
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secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?

saluti,
scustumatu
Cerevisia
2010-07-09 08:13:34 UTC
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Post by scustumatu
secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?
saluti,
scustumatu
Il problema delle coltivazioni di luppolo è che qualunque luppolo si
coltivi in un luogo diverso da quello d'origine, verrà diverso da quello
originale.

Diverso significa con caratteristiche aromatiche e amaricanti differenti e
non prevedibili. Non sarebbe quindi adatto a nessuno degli stili
esistenti. Non esistendo uno stile Italiano di birra, per quale birra
potrebbe essere impiegato? CIAO.
--
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scustumatu
2010-07-09 09:51:02 UTC
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Post by Cerevisia
Il problema delle coltivazioni di luppolo è che qualunque luppolo si
coltivi in un luogo diverso da quello d'origine, verrà diverso da quello
originale.
Diverso significa con caratteristiche aromatiche e amaricanti differenti e
non prevedibili. Non sarebbe quindi adatto a nessuno degli stili
esistenti. Non esistendo uno stile Italiano di birra, per quale birra
potrebbe essere impiegato? CIAO.
dissento totalmente! i luppoli non sono dei DOP! un golding può essere
tranquillamente coltivato in italia e magari con un profilo aromatico
migliore rispetto alla media dato che in italia c'è sicuramente più
sole che in inghilterra. questo ovviamente è un esempio ma la sostanza
non cambia. Coltivare luppolo in italia è forse anche più semplice che
in altri paesi. l'unico problema è capire se conviene.
e poi stando a quello che dici tu, è come se per fare uno stile
inglese tu dovessi per forza utilizzare solo ed esclusivamente luppoli
inglesi... forse 150 anni fa!
Cerevisia
2010-07-09 12:43:48 UTC
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Post by scustumatu
Post by Cerevisia
Il problema delle coltivazioni di luppolo è che qualunque luppolo si
coltivi in un luogo diverso da quello d'origine, verrà diverso da quello
originale.
Diverso significa con caratteristiche aromatiche e amaricanti differenti e
non prevedibili. Non sarebbe quindi adatto a nessuno degli stili
esistenti. Non esistendo uno stile Italiano di birra, per quale birra
potrebbe essere impiegato? CIAO.
dissento totalmente! i luppoli non sono dei DOP! un golding può essere
tranquillamente coltivato in italia e magari con un profilo aromatico
migliore rispetto alla media dato che in italia c'è sicuramente più
sole che in inghilterra. questo ovviamente è un esempio ma la sostanza
non cambia. Coltivare luppolo in italia è forse anche più semplice che
in altri paesi. l'unico problema è capire se conviene.
e poi stando a quello che dici tu, è come se per fare uno stile
inglese tu dovessi per forza utilizzare solo ed esclusivamente luppoli
inglesi... forse 150 anni fa!
Evidentemente sei male informato, il SAAZ Ceco si chiama in lingua locale
Zatec (SAAZ in tedesco), che è una piccola provincia al centro nord della
Rep Ceca, il Kent inglese cresce solo nell'omonima regione, l'Hallertau
Tedesco cresce nell'omonima regione rinominata anche Hopfenland (terra del
luppolo), l'Alsazia Francese stessa cosa, ecc, ecc.

Il luppolo come il malto cambia le proprie caratteristiche secondo il
luogo d'origine. Tanté che in Germania è da secoli che si cerca di
ottenere del SAAZ senza successo, tra il SAAZ imitazione Tedesco ed il
SAAZ o meglio lo Zatec Ceco c'è un abisso organolettico. Così come c'è un
enorme differenza tra il malto Pils Ceco di Moravia e lo pseudo Pils
Tedesco che in realtà è un Lager lavorato diversamente. Addirittura c'è
differenza tra un Pils di Moravia ed un Pils di Boemia, come c'è
differenza tra un Zatec dell'omonima regione e quello coltivato in altre
regioni. Infatti hanno dei nomi diversi, lo Zatec originale si chiama
Polorany Cerveniak, mentre in altre regioni può chiamarsi Premiant,
Sladek, ecc, a seconda della regione.

Per fare un esempio nostrano è come pretendere di coltivare uva Chianti in
Piemonte o la Barbera in Toscana, non è assolutamente possibile. Poi
putroppo sfruttando questa mancanza di cultura birraria che persiste in
Italia c'è gente che ti vende il SAAZ provenienza UK, contribuendo non
poco a confondere le idee a chi ignaro i avvicina a questo mondo.

T'informo anche che le birre avendo una provenienza specifica: Pils = Rep.
Ceca, Lager = Germania o ancora più specifica: Kolsh = Colonia, Weizen =
Baviera, possono essere tranquillamente prodotte in luoghi diversi da
quelli d'origine, ma con gli ingredienti originali. Pena il mancato
ottenimento dei parametri specifici della tipologia stessa e la produzione
di qualcosa di diverso, magari anche buono, ma non corrispondente alla
tipologia specifica.

Infatti si parla ad esempio di Bohemian Pils, German Pils, American Pils,
dove nel caso della Bohemian Pils si parla dell'originale e negli altri
casi si parla di semplici imitazioni, diversamente perché fare certe
distinzioni? Così avviene in moltissimi casi alimentari: nella birra, nel
vino, nei formaggi, che solitamente prendono il nome propio dal luogo
d'origine: Emmental, Taleggio, Gorgonzola, Parmigiano Reggiano, ecc.

Questo era valido 150 anni e continua ad essere valido oggi, poi un può
fare una birra con luppoli americani e malto australiano, ma se la chiama
Pils, Lager o Kolsh sta bestemiando. Tu lo berresti un Lambrusco prodotto
in Canada? CIAO.
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PMF
2010-07-09 13:07:55 UTC
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Post by Cerevisia
Per fare un esempio nostrano è come pretendere di coltivare uva Chianti in
Piemonte o la Barbera in Toscana, non è assolutamente possibile. Poi
ti perdoniamo questo grosso refuso, giacche' sei un cultore di birra.
sebbene, da astemio assoluto di vini, nemmeno io cadrei in un refuso cosi'
grossolano
l'idea, cmmq, e' esattamente quella

Paolo
Cerevisia
2010-07-09 13:20:18 UTC
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Post by PMF
Post by Cerevisia
Per fare un esempio nostrano è come pretendere di coltivare uva Chianti in
Piemonte o la Barbera in Toscana, non è assolutamente possibile. Poi
ti perdoniamo questo grosso refuso, giacche' sei un cultore di birra.
sebbene, da astemio assoluto di vini, nemmeno io cadrei in un refuso cosi'
grossolano
l'idea, cmmq, e' esattamente quella
Paolo
Grazie per la correzione in effetti ho dedicato buona parte della mia vita
a studiare la birra, mentre di vino ne capisco poco o niente. Cerco di
portare esempi enologici perché solitamente molto più comprensibili a noi
Italiani di quelli birrari. Però non ho capito dove è l'errore se me lo
spieghi te ne sarei ulteriormente grato. CIAO.
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PMF
2010-07-09 13:49:45 UTC
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Post by Cerevisia
Però non ho capito dove è l'errore se me lo
spieghi te ne sarei ulteriormente grato. CIAO.
beh, dai, non dovresti metterci molto
due battute di tastiera "chianti, uva" e trovi la soluzione anche da te
lo so che sei piu' sveglio di quanto vuoi farmi credere...

Paolo
Cerevisia
2010-07-09 14:35:26 UTC
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Post by PMF
Post by Cerevisia
Però non ho capito dove è l'errore se me lo
spieghi te ne sarei ulteriormente grato. CIAO.
beh, dai, non dovresti metterci molto
due battute di tastiera "chianti, uva" e trovi la soluzione anche da te
lo so che sei piu' sveglio di quanto vuoi farmi credere...
Paolo
Ok ci sono, questa non la sapevo proprio, fa conto che l'ultimo bicchiere
di vino l'avrò bevuto 10 anni fa, persino a capodanno stappo una bella
birra. Grazie di nuovo. CIAO.
--
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saerdna
2010-07-09 15:26:52 UTC
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Post by Cerevisia
persino a capodanno stappo una bella
birra. Grazie di nuovo. CIAO.
pils di natale, speziata?
Cerevisia
2010-07-09 15:51:56 UTC
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Post by saerdna
Post by Cerevisia
persino a capodanno stappo una bella
birra. Grazie di nuovo. CIAO.
pils di natale, speziata?
No Sardina la Pils speziata non esiste. L'ultimo ultimo ho stappato una
Oberdorfer. Grazie per il tuo contributo di notevole spessore e grande
utilità sopratutto all'accrescimento della cultura birraria Italiana, se
non fosse per gente preparata come te berremmo ancora birra di banana
fermentata in una zucca vuota........la tua? CIAO.
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saerdna
2010-07-09 16:01:48 UTC
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Post by Cerevisia
No Sardina la Pils speziata non esiste. L'ultimo ultimo ho stappato una
Oberdorfer. Grazie per il tuo contributo di notevole spessore e grande
utilità sopratutto all'accrescimento della cultura birraria Italiana, se
non fosse per gente preparata come te berremmo ancora birra di banana
fermentata in una zucca vuota........la tua? CIAO.
wow che allegria oggi.
ti sei fatto una pils acida?
Cerevisia
2010-07-09 16:16:58 UTC
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Post by saerdna
Post by Cerevisia
No Sardina la Pils speziata non esiste. L'ultimo ultimo ho stappato una
Oberdorfer. Grazie per il tuo contributo di notevole spessore e grande
utilità sopratutto all'accrescimento della cultura birraria Italiana, se
non fosse per gente preparata come te berremmo ancora birra di banana
fermentata in una zucca vuota........la tua? CIAO.
wow che allegria oggi.
ti sei fatto una pils acida?
No ci ho le mie cose.
Scherzi a parte mi incappero perché qui si cerca di fare una discussione
seria sul fatto di stabilire se convenga o meno coltivare luppolo in
Italia. Se vuoi esprimere un parere in merito, ben venga, ma se devi
sparare stupidaggini come hai fatto, francamente non se ne sentiva la
mancanza. Poi l'NG è libero, le stupidagini non mancano, vedi tu. CIAO.
--
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saerdna
2010-07-09 16:22:12 UTC
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Post by Cerevisia
No ci ho le mie cose.
Scherzi a parte mi incappero perché qui si cerca di fare una discussione
seria sul fatto di stabilire se convenga o meno coltivare luppolo in
Italia. Se vuoi esprimere un parere in merito, ben venga, ma se devi
sparare stupidaggini come hai fatto, francamente non se ne sentiva la
mancanza. Poi l'NG è libero, le stupidagini non mancano, vedi tu. CIAO.
te che fai una discussione seria?
ma lol.
tra l'altro non hai ancora messo il tuo numero di telefono, sbrigati che
se no magari perdi clienti.
Cerevisia
2010-07-09 22:02:44 UTC
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Post by saerdna
Post by Cerevisia
No ci ho le mie cose.
Scherzi a parte mi incappero perché qui si cerca di fare una discussione
seria sul fatto di stabilire se convenga o meno coltivare luppolo in
Italia. Se vuoi esprimere un parere in merito, ben venga, ma se devi
sparare stupidaggini come hai fatto, francamente non se ne sentiva la
mancanza. Poi l'NG è libero, le stupidagini non mancano, vedi tu. CIAO.
te che fai una discussione seria?
ma lol.
tra l'altro non hai ancora messo il tuo numero di telefono, sbrigati che
se no magari perdi clienti.
Preconcetti, presupposizioni, presunzioni, c'è chi ragiona così. Il mondo
è bello perché è avariato. CIAO.
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didinho
2010-07-09 16:17:44 UTC
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Post by Cerevisia
Il luppolo come il malto cambia le proprie caratteristiche secondo il
luogo d'origine. Tanté che in Germania è da secoli che si cerca di
ottenere del SAAZ senza successo, tra il SAAZ imitazione Tedesco ed il
SAAZ o meglio lo Zatec Ceco c'è un abisso organolettico.
Interessante sta cosa. Sul NG so che ci sono coltivatori di luppolo.
Vorrei chiedere a chi ha provato che esperienza ha avuto: per esempio,
coltivandovi il Cascade in giardino, poi la birra ha un aroma di
agrumi oppure no?
scustumatu
2010-07-09 16:45:01 UTC
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Post by Cerevisia
Questo era valido 150 anni e continua ad essere valido oggi, poi un può
fare una birra con luppoli americani e malto australiano, ma se la chiama
Pils, Lager o Kolsh sta bestemiando. Tu lo berresti un Lambrusco prodotto
in Canada? CIAO.
ok, non hai capito il senso di quello che dicevo. premettendo che è
ovvio che verrebbe un luppolo un po' diverso dall'originale, non
significa che è vietato farlo in altre parti. a questo punto dovresti
incazzarti con tutti quelli che producono birre non pedissequamente
ricalcanti lo stile di riferimento. se vuoi prendertela con chi mette
luppoli americani in una birra belga, fai pure, ma vai contro quella
che la bellezza del mondo birrario: la possibilità di mischiare e
sperimentare. cosa ne pensi di quelli che mischiano il mosto di birra
con quello di vino? io penso che per fortuna c'è gente come loro.
per risponderti... se i canadesi un giorno inizieranno a coltivare uve
lambrusco e a fare anche un buon vino... volentieri berrò un bel
lambrusco. così come spero che un inglese berrà con piacere una
bitter fatta da un italiano.
Cerevisia
2010-07-09 22:31:01 UTC
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Post by scustumatu
Post by Cerevisia
Questo era valido 150 anni e continua ad essere valido oggi, poi un può
fare una birra con luppoli americani e malto australiano, ma se la chiama
Pils, Lager o Kolsh sta bestemiando. Tu lo berresti un Lambrusco prodotto
in Canada? CIAO.
ok, non hai capito il senso di quello che dicevo. premettendo che è
ovvio che verrebbe un luppolo un po' diverso dall'originale, non
significa che è vietato farlo in altre parti. a questo punto dovresti
incazzarti con tutti quelli che producono birre non pedissequamente
ricalcanti lo stile di riferimento. se vuoi prendertela con chi mette
luppoli americani in una birra belga, fai pure, ma vai contro quella
che la bellezza del mondo birrario: la possibilità di mischiare e
sperimentare. cosa ne pensi di quelli che mischiano il mosto di birra
con quello di vino? io penso che per fortuna c'è gente come loro.
per risponderti... se i canadesi un giorno inizieranno a coltivare uve
lambrusco e a fare anche un buon vino... volentieri berrò un bel
lambrusco. così come spero che un inglese berrà con piacere una
bitter fatta da un italiano.
Padronissimo, io non mi sono di certo incazzato, anche perché fare birra
in Italia per forza di cose significa fare stili esteri, sempre per chi
crede che gli stili esistano e siano frutto di secoli di storia e dello
sforzo dell'uomo di creare qualcosa di valido, sfruttando al meglio ciò
che la natura gli offre.

Comunque se le birre, i vini ed i formaggi si sono affermati in
determinate zone, attraversando i secoli, è perché gli uomini di quelle
zone hanno saputo impiegare al meglio ciò che in quelle zone cresceva.
Questo a mio parere è il senso della cultura birraria, ma è prettamente un
mio parere, che non cerco d'imporre a nessuno, limitandomi ad esprimerlo.

E' anche mio parere che la sperimentazione per quanto possa essere
divertente ed intrigante, porti a poco in campo birrario,visto che stiamo
parlando di qualcosa che ha 6000 anni di storia e di sperimentazioni penso
ne abbia viste di tutti i colori.

Mi immagino chissà quanti stili, ricette, metodi si sono persi nei meandri
del tempo, mentre altri hanno attraversato i millenni. Questo è dovuto ad
una selezione, che dura appunto da circa 6000 anni, svolta da gente che ci
ha dedicato la vita.

Mio parere è anche che uno prima di sperimentare dovrebbe essere in grado
di replicare gli stili esistenti, diversamente più che sperimentare si
arrabatta senza ben sapere cosa sta facendo. Ma anche questo è un mio
parere.

In Canada è possibilissimo fare del Lambrusco, sempre ammesso di impiegare
uve e metodi adatti a questo vino. Se usi ingredienti diversi, coltivati
ciò in differenti luoghi e metodi diversi, otterrai un vino differente,
chiamarlo Lambrusco è prendersi in giro e questo non è un mio parere, ma
un dato di fatto.

Tornado al luppolo la Hopfenland tedesca dove si tenta da anni di
coltivare il SAAZ, dista da Zatec circa 230 km, eppure espertissimi
operatori specializzati con secoli di tradizione alle spalle, continuano
ad ottenere qualcosa di non paragonabile.

Se pensi di poter fare coltivazioni e presentarle dicendo sul lato nord
facciamo l'Hallertau, su quello sud facciamo il Poperinge, su quello est
l'Amarillo, sei destinato ad una grande delusione, poi a me non è che me
ne può fregà de meno.............io no sono qui a vietare niente a
nessuno, ci mancherebbe. CIAO.
--
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ViLco
2010-07-12 20:32:38 UTC
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Post by Cerevisia
In Canada è possibilissimo fare del Lambrusco, sempre ammesso di impiegare
uve e metodi adatti a questo vino. Se usi ingredienti diversi, coltivati
ciò in differenti luoghi e metodi diversi, otterrai un vino differente,
chiamarlo Lambrusco è prendersi in giro e questo non è un mio parere, ma
un dato di fatto.
Basta che non lo chiamino Redcluster of Glasscastle
--
ViLco
and the Family Stone
ViLco
2010-07-12 20:25:26 UTC
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"scustumatu" <***@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:d5566d1d-f57d-4659-8358-
Post by scustumatu
Post by Cerevisia
Diverso significa con caratteristiche aromatiche e amaricanti differenti e
non prevedibili. Non sarebbe quindi adatto a nessuno degli stili
esistenti. Non esistendo uno stile Italiano di birra, per quale birra
potrebbe essere impiegato? CIAO.
dissento totalmente! i luppoli non sono dei DOP! un golding può essere
tranquillamente coltivato in italia e magari con un profilo aromatico
migliore rispetto alla media
In effetti ne il basilico ne il pomodoro sono veramente autoctoni italiani,
eppure le varieta' piu' pregiate al mondo sono Pra per il basilico, San
Marzano e Pachino per il pomodoro. Il Belpaese funziona :)
--
ViLco
and the Family Stone
Mr Chiodi
2010-07-09 14:32:17 UTC
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Post by scustumatu
secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?
saluti,
scustumatu
Secondo me, più che il discorso di profilo organolettico del luppolo che
otterresti, è un discorso di quantità. Hai presente i campi sterminati di
Hallertau che vedi lungo l'autostrada che da Monaco va a nord (verso
Bamberga...)? Ecco, dubito tu possa essere propietario di simili latifondi,
unico modo per cui tu possa essere minimamente concorrenziale.
Secondo me...

ciao
sergio
Cerevisia
2010-07-09 14:40:36 UTC
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Post by Mr Chiodi
Post by scustumatu
secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?
saluti,
scustumatu
Secondo me, più che il discorso di profilo organolettico del luppolo che
otterresti, è un discorso di quantità. Hai presente i campi sterminati di
Hallertau che vedi lungo l'autostrada che da Monaco va a nord (verso
Bamberga...)? Ecco, dubito tu possa essere propietario di simili latifondi,
unico modo per cui tu possa essere minimamente concorrenziale.
Secondo me...
ciao
Anche, ma il discorso quantità lo si può anche risolvere, molto più arduo
risolvere il problema qualità. Comunque le quantità della Hopfenland sono
destinate a coprire il fabbisogno degli oltre 2000 produttori Tedeschi e
non solo, mentre in Italia certe richieste sono utopia. CIAO.
Post by Mr Chiodi
sergio
--
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Flavio
2010-07-10 10:43:42 UTC
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Post by scustumatu
secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?
saluti,
scustumatu
Ciao,
sono diversi i birrifici che hanno piantato luppolo in Italia ... cosi' in
Piemonte, Lombardia e Campania e forse a mia insaputa qualcuno anche di piu'
!
C'e' poi interesse da parte di una grande azienda agricola del mantovano che
ha messo insieme qualche documento ed eseguito delle valutazioni.

La difficolta' e' quanto ci si vuole spingere e quanto sia il guadagno,
considerando la cura delle piantagioni, la raccolta, la suddivisione dei
fiori dal ramo, la caratterizzazione del prodotto (intesa come analisi per
stabilirne le caratteristiche), il tipo di utilizzo finale (fiore, pellet,
....) e di conseguenza il tipo ed il costo di macchine necessarie, la
quantita' di territorio e la dimensione dell'edificio atto alle fasi della
raccolta.

Forse resta semplice dal punto di vista HB ove i rischi dell'uso di un
prodotto non caratterizzato, non sono di vitale importanza.
Da qui la necessita' per un ambiente di produzione birra a quantita'
interessanti di passare a prodotti piu' "garantiti".

Tuttavia si puo' sperimenatare ...

Secondo i dati di contabilità agricola della RICA nel 2003 la produzione
della Baviera, la regione più rappresentativa della produzione comunitaria,
si
collocano in media a 4 805 EUR/ha. Occorre quindi valutare se produrre in un
ambiente non gia attrezzato quale il territorio Italiano non risulti troppo
dispendioso, tale da dover decidere di rinunciare per via dei costi troppo
elevati. (dati da RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO EUROPEO
sull'evoluzione del settore del luppolo, a Buxelles il 30-9-2003 - COM(2003)
571)
In Lombardia nel 2009 e 2010 oltre a qualche birrificio, effettua raccolti
una azienda agricola (agriturismo) a cui nel 2011 se ne aggiungera' un'altra
con qualche ettaro a livello sperimentale.


Poi nascera' l'effetto di voler provare questo luppolo che non essendo
caratterizzato dara' origine a nuove ricette di birre che potrebbero
differire durante l'arco dell'anno ed avere variazioni ad ogni raccolto, e
senza garantire una continuita' produttiva equivalente per tutto il periodo.
Si dovessero aggiungere i costi anche della preparazione e conservazione del
luppolo per garantire la continuita' nella birra nell'anno, forse produrre
luppolo potrebbe diventare in casi di piccola quantita' una spesa e non un
guadagno.

Consiglio a titolo di cultura personale di visitare i luoghi di produzione
tedeschi, in diversi periodi stagionali, per comprendere cosa comporta
produrlo.


Sempre dalla relazione della commissione Europea :
L'OCM prevede che, prima di essere commercializzato, il luppolo sia
sottoposto ad una procedura di certificazione che provi il rispetto delle
norme minime di qualità. Il sistema di certificazione fornisce anche
informazioni circa l'origine del prodotto e l'anno di produzione. La
certificazione va fatta prima di qualsivoglia trasformazione e prima del 31
marzo dell'anno successivo al raccolto. Il certificato segue il luppolo ed i
suoi derivati lungo tutta la filiera di produzione e di commercializzazione
fino alla fase finale nel birrificio. La certificazione si applica anche al
prodotto importato in virtù di norme di equivalenza.

Tuttavia occorre considerara che la produzione mondiale di luppolo nel
periodo 2000-2002 e' diminuita del 21% rispetto al periodo 1995-1997
con una diminuzione del 26% di luppoleti nello stesso periodo.
Il maggior produttore di luppolo e' l' EU con circa il 40%, seguito da USA
con il 27% e dalla CINA con il 14%.
La sola Germania rappresenta l' 84% per lo stesso periodo, della produzione
UE
I paesi Europei con il maggior calo produttivo di luppolo sono : Irlanda,
Portogallo e Regno Unito

La tendenza in calo della produzione non sottolinea comunque una diminuzione
del consumo di birra, infatti ragionando in ALFA ACIDI piuttosto che in
quantita' di piante, la curva e' in salita. La resa in alfa acido EU e'
salita per quel periodo del 22% e in USA del 28%.

A pari periodo, il numero di aziende interessate dalla coltura del luppolo
sia in costante diminuzione (4 123 aziende nel 1997; 2 846 aziende nel 2002,
ossia -31 %), la superficie media per azienda aumenta. Essa è passata da 6,5
ha nel 1997 a 7,8 ha nel 2002, pari ad un incremento del 20 %. Le cifre
variano considerevolmente da uno Stato membro all'altro. Infatti le aziende
produttrici di luppolo più grandi si trovano nel Regno Unito (media di 11,62
ha nel 2002) seguito dalla Germania (media di 9,45 ha) e dalla Francia
(media di 7,49 ha) (vedi tabella 2). Si tratta essenzialmente di imprese
familiari molto specializzate nelle quali i due terzi del lavoro sono svolti
dai componenti della famiglia e un terzo da dipendenti salariati.
Più particolarmente l'azione di riconversione sostenuta nel periodo che va
dal 1986 al 1997 ha interessato 3 241 ha, che rappresentano il 12,4 % della
superficie comunitaria del 1987. La riconversione è stata fatta
principalmente a favore di varietà alfa e super alfa (+ il 71 % del totale).




Saluti
Flavio
Flavio
2010-07-10 10:51:24 UTC
Permalink
Forse faccio prima a rendere pubblico il documento :
http://www.infobirra.info/docs.html

Saluti
Flavio
Cerevisia
2010-07-10 12:57:22 UTC
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Post by Flavio
Post by scustumatu
secondo voi ci si guadagna? penso che in italia non lo faccia ancora
nessuno e secondo me ci sarebbe grande richiesta dai birrifici
italiani. qualcuno conosce costi/attrezzature necessarie per mettere
su una piccola produzione?
saluti,
scustumatu
Ciao,
sono diversi i birrifici che hanno piantato luppolo in Italia ... cosi' in
Piemonte, Lombardia e Campania e forse a mia insaputa qualcuno anche di piu'
!
C'e' poi interesse da parte di una grande azienda agricola del mantovano che
ha messo insieme qualche documento ed eseguito delle valutazioni.
La difficolta' e' quanto ci si vuole spingere e quanto sia il guadagno,
considerando la cura delle piantagioni, la raccolta, la suddivisione dei
fiori dal ramo, la caratterizzazione del prodotto (intesa come analisi per
stabilirne le caratteristiche), il tipo di utilizzo finale (fiore, pellet,
.....) e di conseguenza il tipo ed il costo di macchine necessarie, la
quantita' di territorio e la dimensione dell'edificio atto alle fasi della
raccolta.
Forse resta semplice dal punto di vista HB ove i rischi dell'uso di un
prodotto non caratterizzato, non sono di vitale importanza.
Da qui la necessita' per un ambiente di produzione birra a quantita'
interessanti di passare a prodotti piu' "garantiti".
Tuttavia si puo' sperimenatare ...
Secondo i dati di contabilità agricola della RICA nel 2003 la produzione
della Baviera, la regione più rappresentativa della produzione comunitaria,
si
collocano in media a 4 805 EUR/ha. Occorre quindi valutare se produrre in un
ambiente non gia attrezzato quale il territorio Italiano non risulti troppo
dispendioso, tale da dover decidere di rinunciare per via dei costi troppo
elevati. (dati da RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO EUROPEO
sull'evoluzione del settore del luppolo, a Buxelles il 30-9-2003 - COM(2003)
571)
In Lombardia nel 2009 e 2010 oltre a qualche birrificio, effettua raccolti
una azienda agricola (agriturismo) a cui nel 2011 se ne aggiungera' un'altra
con qualche ettaro a livello sperimentale.
Poi nascera' l'effetto di voler provare questo luppolo che non essendo
caratterizzato dara' origine a nuove ricette di birre che potrebbero
differire durante l'arco dell'anno ed avere variazioni ad ogni raccolto, e
senza garantire una continuita' produttiva equivalente per tutto il periodo.
Si dovessero aggiungere i costi anche della preparazione e conservazione del
luppolo per garantire la continuita' nella birra nell'anno, forse produrre
luppolo potrebbe diventare in casi di piccola quantita' una spesa e non un
guadagno.
Consiglio a titolo di cultura personale di visitare i luoghi di produzione
tedeschi, in diversi periodi stagionali, per comprendere cosa comporta
produrlo.
L'OCM prevede che, prima di essere commercializzato, il luppolo sia
sottoposto ad una procedura di certificazione che provi il rispetto delle
norme minime di qualità. Il sistema di certificazione fornisce anche
informazioni circa l'origine del prodotto e l'anno di produzione. La
certificazione va fatta prima di qualsivoglia trasformazione e prima del 31
marzo dell'anno successivo al raccolto. Il certificato segue il luppolo ed i
suoi derivati lungo tutta la filiera di produzione e di commercializzazione
fino alla fase finale nel birrificio. La certificazione si applica anche al
prodotto importato in virtù di norme di equivalenza.
Tuttavia occorre considerara che la produzione mondiale di luppolo nel
periodo 2000-2002 e' diminuita del 21% rispetto al periodo 1995-1997
con una diminuzione del 26% di luppoleti nello stesso periodo.
Il maggior produttore di luppolo e' l' EU con circa il 40%, seguito da USA
con il 27% e dalla CINA con il 14%.
La sola Germania rappresenta l' 84% per lo stesso periodo, della produzione
UE
I paesi Europei con il maggior calo produttivo di luppolo sono : Irlanda,
Portogallo e Regno Unito
La tendenza in calo della produzione non sottolinea comunque una diminuzione
del consumo di birra, infatti ragionando in ALFA ACIDI piuttosto che in
quantita' di piante, la curva e' in salita. La resa in alfa acido EU e'
salita per quel periodo del 22% e in USA del 28%.
A pari periodo, il numero di aziende interessate dalla coltura del luppolo
sia in costante diminuzione (4 123 aziende nel 1997; 2 846 aziende nel 2002,
ossia -31 %), la superficie media per azienda aumenta. Essa è passata da 6,5
ha nel 1997 a 7,8 ha nel 2002, pari ad un incremento del 20 %. Le cifre
variano considerevolmente da uno Stato membro all'altro. Infatti le aziende
produttrici di luppolo più grandi si trovano nel Regno Unito (media di 11,62
ha nel 2002) seguito dalla Germania (media di 9,45 ha) e dalla Francia
(media di 7,49 ha) (vedi tabella 2). Si tratta essenzialmente di imprese
familiari molto specializzate nelle quali i due terzi del lavoro sono svolti
dai componenti della famiglia e un terzo da dipendenti salariati.
Più particolarmente l'azione di riconversione sostenuta nel periodo che va
dal 1986 al 1997 ha interessato 3 241 ha, che rappresentano il 12,4 % della
superficie comunitaria del 1987. La riconversione è stata fatta
principalmente a favore di varietà alfa e super alfa (+ il 71 % del totale).
Saluti
Flavio
Quoto. CIAO.
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Chi ha inventato la birra?
iniziato 2008-10-19 05:06:15 UTC
birra, vino e alcolici
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